Partecipare alla vita della missione significa condividere un’esperienza non da turista “esterno” ma da inseriti nel quotidiano, tra la gente e la missione. Tanto maggiore sarà lo sforzo di adattamento, tanto più forti saranno le capacità e l’amicizia che si riceveranno. Il mio soggiorno e
Mission Tanzania XVIII sta volgendo al termine, ma ci aspettano ancora tre giorni intensi di attività ospedaliera. Dopo ogni meeting mattutino continuano le esercitazioni pratiche degli infermieri sulla rianimazione neonatale. L’iniziale timidezza, giorno dopo giorno, lascia posto all’entusiasmo di provare ed imparare. Speriamo davvero che
Dopo i festeggiamenti del week end e la pancia piena di torte riniziamo la settimana dedicandoci al programma di sostegno a distanza. Come da consuetudine scattiamo foto ai bambini, alle pagelle, raccogliamo disegni e, per la prima volta, compiliamo una scheda insieme a loro per
Dopo l’impegnativo medical camp del giorno precedente, giovedì mattina iniziamo l’attività in ospedale. Elena e Massimiliano consegnano i presidi sanitari portati dall’Italia e si fiondano in sala operatoria per gli interventi programmati, mentre Ale, Manu ed Ari partecipano al giro visite nei reparti. Viene dedicata
Ore 6.50 Malpensa: ha inizio il nostro lungo e interminabile viaggio che ci porta a Msolwa Ujamaa, dove veniamo accolti con gioia ed entusiasmo, noi e i nostri 150 kg di borsoni impolverati. Neanche la stanchezza ci impedisce di andare a salutare i bimbi dell’ostello
L’estate è terminata, si ritorna tra i banchi di scuola e come ogni bel ciclo che ricomincia i nostri volontari sono pronti a ripartire con i loro borsoni carichi. Si ritorna in Tanzania, per la Mission n° 18. Domani, lunedì 1° ottobre, Alessia Beux (medico),