Tanzania? Oh mi signur, che posto…. In quei posti lì non sai mai quello che ti può accadere…. A me è successo questo: di regalare ad Ushna una macchina piccola e persino un po’ brutta al mattino e ritrovarla stretta nelle sue mani ancora alla
Quando l’Africa mi ha dato il benvenuto mi è parsa una grande matrona: gli alberi alti della foresta i suoi capelli, le grandi montagne i suoi seni, gli occhi di migliaia di bambini i suoi occhi, la polvere rossa delle strade il suo fiato, dalla
“e-g-g… egg, l-e-g…leg, what is a leg? E quindici piccole gambe con mocassini di almeno due numeri più grandi vengono issate su tra i sorrisi, f-i-s-h… fish, who wants to draw a fish? E quindici mani tutte su per fare a gara chi va a
E così è. La rete da pallavolo è su. Un albero da un lato, una canna di bambù ben piantata dall’altro. Non hanno mai giocato. Colpiscono la palla in tutti i modi tranne in un modo che assomigli ad un movimento della pallavolo. Hanno fretta
“Heavy rain” pioggia pesante, la chiamano così. Una notte e un giorno intero. Acqua corre da tutte le parti, dalle montagne, verso i canali, nelle piantagioni. Ovunque tranne che in casa. Quando piove tanto il fango intasa la condotta che dalla montagna porta l’acqua al
Msolwa è uguale. L’unica differenza è la scuola. Bianca e marrone con i pilastri rotondi, l’unica della zona ad averli rotondi. Manoj ci racconta che per farli rotondi è stata un impresa, nessuno sapeva come farli, ma alla fine è riuscito, un po’ storti, ma
Ore 2.00 am Pietra Ligure, ore 5.00 am Milano, ore 9.00 am Zurigo, ore 20.00 Dar er Salam. 50 dollari per il visto per entrare e siamo in Tanzania. Quasi Silvia rimane fuori, i suoi 50 dollari non sono buoni, accettano solo quelli stampati dopo
Anteprima film fatta, è ora di partire. Questa notte inizia Mission A3. Destinazione Msolwa Ujamaa, distretto di Morogoro, Tanzania del sud. Visualizzazione ingrandita della mappa Si ritorna un po’ più numerosi nella terra dove l’anno scorso abbiamo valutato i terreni e iniziato i lavori di