Una scuola in costruzione per Milola

“L’istruzione non serve a fuggire dalla povertà, è un modo per combatterla”, diceva Julius Nyerere (1922-1999), padre fondatore della Tanzania e primo capo di Stato del Paese dell’Africa Orientale. Nato in Tanganika, Nyerere era anche conosciuto con il nome kiswahili “Mwalimu”, cioè “maestro”, per la professione di insegnante che svolgeva prima di entrare in politica.

L’istruzione è il fondamento della nostra esistenza, un diritto inalienabile che ogni individuo dovrebbe possedere, garantire e difendere. L’Articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (UDHR) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite recita:

Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

Ed è proprio questo diritto che Find The Cure cerca di promuovere e garantire nei paesi a basse risorse economiche dove opera. Si ritiene infatti che chi sa leggere, scrivere e far di conto, avrà nella vita più possibilità di trovare un impiego sul mercato del lavoro e mantenere la propria famiglia.

In questo periodo di pandemia, il presidente della Tanzania ha emanato il decreto di chiusura delle scuole nei mesi di aprile, maggio e giugno, per contenere la diffusione dell’infezione da virus Covid-19. E così anche la scuola-ostello di Msolwa Ujamaa, che normalmente ospita dai 600 ai 650 tra bambini e ragazzi, ha dovuto chiudere, e tutti gli studenti hanno fatto rientro nei loro villaggi presso le famiglie. La buona notizia ci giunge a fine Giugno: il 29 giugno le scuole di ogni ordine e grado possono riaprire in Tanzania, e così la Primary e la Secondary School di Msolwa Ujamaa tornano a riempirsi dei volti sorridenti dei loro studenti, che possono così proseguire il loro percorso formativo.

Oggi però vi vogliamo parlare di Milola, un villaggio a 70 chilometri da Msolwa Ujamaa, di cui probabilmente avete già sentito parlare, perché nel 2019, grazie ai tantissimi chilometri percorsi dai nostri Atletoni, è stato costruito un nuovo pozzo per garantire un sufficiente apporto di acqua buona alla popolazione. Milola è un villaggio povero, i cui abitanti vivono prevalentemente di agricoltura di riso e mais, soggetta alle variazioni delle piogge stagionali, e in minor misura di pesca e allevamento. La maggior parte delle case è fatta di canne di bambù tenute insieme dal fango. Molti studenti di questa zona purtroppo falliscono l’esame finale della Primary School o dell’Ordinary Secondary School con il rischio di abbandonare definitivamente la scuola ed essere coinvolti in piccoli furti, droga, lavoro e prostituzione minorile. Il nuovo progetto è quindi di costruire una Secondary School professionale con l’obiettivo di recuperare gli studenti che hanno fallito nel normale percorso scolastico per evitare che vengano coinvolti in attività pericolose. In questa scuola, gli studenti impareranno a coltivare mais, riso e fagioli in un appezzamento di terreno che verrà loro affidato, continuando a studiare materie utili per la loro vita futura.

Find The Cure, insieme ai Missionari della Compassione, si impegna nuovamente nella costruzione di una scuola in Tanzania. Dopo la Primary e la Secondary School di Msolwa Ujamaa, anche Milola avrà la sua scuola, progetto che ha appena visto il suo inizio con la posa della prima pietra il 27 Giugno 2020.

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