Mission Tanzania 20: primi giorni!
Mission Tanzania 20 parte con qualche avversità. Il viaggio è stato davvero lungo: viaggio in aereo nella norma, e come previsto con un lungo scalo a Istanbul di 7 ore. Ma il bello è venuto dopo: il viaggio in pullman da Dar Es Salaam è stato INFINITO. Dalle 7-8 ore che normalmente impiega, complice uno pneumatico a terra e numerosi controlli di sicurezza, siamo riuscite a raggiungere quasi le 12 ore di viaggio!
Quasi in prossimità della nostra fermata presso il villaggio di Msolwa Ujamaa, come se non bastasse, inizia a diluviare! Mollate sul ciglio della strada, abbiamo scaricato gli 8 pesantissimi borsoni (per un totale di 120 kg) nel fango…fortunatamente bene insacchettati (geniale idea! consigliata anche alle prossime missioni: non proteggono solo dalla polvere!).
Arrivate in missione, nonostante le avversità e la stanchezza, il primo pensiero è stato quello di andare a salutare i bambini dell’ostello, che troviamo cresciuti, ma sempre affettuosi e sorridenti.
Dopo una lunga e meritata dormita, iniziano le nostre attività: Sabrina con i bambini della scuola, mentre Elena, Laura e Ilaria si sono recate in ospedale dove sono state accolte da una cerimonia di benvenuto da tutto lo staff ospedaliero.
Visto il periodo di intensa attività lavorativa nei campi, il numero di pazienti al Good Samaritan Hospital è ridotto. Tuttavia, il lavoro non manca mai: ci affianchiamo a infermieri e medici durante la loro attività clinica quotidiana, cogliendo con gioia i progressi fatti e studiando eventuali miglioramenti da apportare.
Il carico degli 8 borsoni, dopo essere stato accuratamente controllato e quasi requisito in aeroporto, è stato consegnato allo Store dell’ospedale dove Sister Rita si occuperà della distribuzione e dell’utilizzo del materiale.
Ma nel frattempo, Sabrina cosa si è inventata per i bambini della scuola?
Il primo giorno, con le due classi della nursery, ha iniziato a creare un modello del sistema solare in cartapesta. Con i bambini della Primary, invece, sta realizzando delle mascherine di carnevale, cosa che per i bambini è del tutto nuova! Che emozione incontrare per il villaggio i bambini della scuola tutti belli mascherati!
Che sorprese preparerà per la prossima settimana?
Come da consuetudine, visto il quantitativo di manufatti ricavati dalle stoffe africane necessario nelle varie sedi, siamo andate al mercato di Ruaha ad acquistare oltre 50 stoffe, per poi distribuirle alle sartine del villaggio. Come sempre incentiviamo l’economia locale!
E perché non iniziare subito con un Medical Camp? Mercoledì infatti siamo partite per il Medical Camp presso il villaggio di Ichonda, distante circa un’ora da Msolwa, raggiunto in ambulanza (ultimo modello da comodi 10 posti!).
Durante tutta la giornata, abbiamo visto 90 pazienti di ogni età (da 2 mesi a 103 anni) con le problematiche più varie: principalmente pazienti con ipertensione e problematiche infettive, ma non sono mancati i controlli per l’HIV e per la malaria. Il Medical Camp si conclude con un elogio alle due novelline: Ilaria ha affiancato il Dr. Msaga durante le visite, mentre Sabrina si è improvvisata segretaria del tecnico di laboratorio.
Alla prossima puntata!
Elena, Laura, Sabrina e Ilaria