Il Sostegno a Distanza, l’Ospedale di Ifakara, il Pozzo di Milola e il Mini-Trail
Chiudiamo la settimana con una mattina dedicata al Sostegno a distanza. Passiamo la mattinata a radunare i bambini del progetto da ogni classe, fotografandoli con uno sfondo e una scenografia creati durante la settimana dai bambini stessi (sotto supervisione di Sabrina). Infine fotografiamo anche le pagelle e gli esami di ognuno. Grazie al lavoro di coordinamento delle responsabili del progetto sostegno a distanza, il nostro lavoro quest’anno è stato decisamente più efficiente, nonostante il gran numero di bambini inseriti nel progetto (circa 140).
Prima di pranzo riusciamo ancora a distribuire la prima parte delle 600 banane destinate a tutti bambini della scuola, grazie alla raccolta fondi realizzata dalla classe di catechismo di Greta, nipote della nostra volontaria Laura. Donazione nata dopo una serie di incontri in cui i bambini sono venuti a conoscenza della realtà in cui vivono i loro coetanei di Msolwa Ujamaa.
E via, si parte per il nostro weekend itinerante! Prima tappa, Ifakara, dove visitiamo il Good Samaritan Cancer Hospital che in questi anni abbiamo visto nascere e crescere, e che ha iniziato la sua attività da soli 20 giorni. Si tratta di una struttura specializzata nella cura di patologie oncologiche, con strumentazione all’avanguardia e molti progetti inerenti la prevenzione. E’ il terzo ospedale oncologico della Tanzania e speriamo che in futuro possa diventare il centro di riferimento della zona per questo tipo di malattie. Attualmente esiste già un’ottima collaborazione con il St Francis Referral Hospital di Ifakara sia per quanto riguarda la gestione dei pazienti sia per quanto riguarda lo staff.
Il giorno seguente, in attesa del trasferimento a Milola, facciamo un ultimo tour per le vie di Ifakara ma al ritorno, accaldate e curiose, ci facciamo riaccompagnare in missione in Bajaj, schivando le enormi pozzanghere create dalle lunghe piogge.
Seconda tappa, Milola: vi dice niente questo nome? Proprio così, è il villaggio dove è stato costruito il pozzo sponsorizzato dalle attività di I Run for Find the Cure del 2019. Il pozzo è funzionante e assicurerà l’approvvigionamento di acqua nei periodi di maggior siccità (soprattutto settembre-ottobre-novembre).
Dopo la visita al pozzo e alla zona adiacente dove è previsto un grande progetto biennale (STAY TUNED e ne saprete di più), accompagnate da Father Jacob, ci inoltriamo nelle strade di Milola per conoscere la realtà del villaggio. Notiamo subito che è un villaggio povero, con la maggior parte delle case costruite con canne di bambù e fango, con il tetto di foglie di palma. Solo poche case sono in mattoni, ma senza porte e finestre.
In queste prime ore passate a Milola ci rendiamo conto che le temperature sono decisamente più alte rispetto a Msolwa, consapevolezza aumentata ulteriormente dopo aver passato tutta la notte senza elettricità (e quindi senza ventilatore!). Neanche il temporale notturno (eh si, la stagione delle piogge è in anticipo quest’anno) è servito a rinfrescare…
Quest’anno il Mini Trail abbiamo deciso di farlo a Milola, riunendo i bambini dopo la messa della domenica, e facendoli correre divisi per età in un breve percorso. Al termine della gara i vincitori sono stati premiati con zainetti, borracce e cappellini, e poi palloncini per tutti!
Rientriamo quindi a Msolwa dove troviamo i bambini dell’ostello ancora intenti nei giochi domenicali, e ci uniamo a loro per l’ultima sudata! E ora, doccia!
Sabrina, Ilaria, Elena, Laura