MISSION TANZANIA 13: AGGIORNAMENTI
Le giornate trascorse sono belle intense.
Dopo una prima settimana impegnate a cercare di cogliere i vari aspetti dell’attività lavorativa in ospedale, abbiamo iniziato a proporre alcuni miglioramenti sia in sala operatoria, sia nell’attività di reparto. I ritmi e il modo di lavorare sono così diversi dal nostro, che per noi risulta essere una grande sfida. Per noi alcuni aspetti sembrano ovvii, per loro non lo sono. Tanti infermieri hanno poca esperienza perché hanno appena terminato i loro studi, ma l’affiancamento quotidiano all’attenzione della cura del paziente sta già portando piccoli risultati. Lo staff medico è ridotto ai minimi termini, sono due medici a coprire 24h su 24 e 7 giorni su 7! Da pochi giorni è arrivato uno studente tanzaniano al terzo anno, ed è molto interessante confrontarsi con lui, cosa che risulta essere un po’ più difficoltosa con i due medici.
Padre Shibin, direttore dell’ospedale, attento a far emergere le potenzialità di ogni singolo componente dello staff, fa sperare ad un continuo miglioramento.
Rientrando alla missione passeggiamo per il villaggio di Msolwa godendoci colori, odori, saluti, persone.
Loro sono pronte, ci aspettano. Sono le bimbe del nuovo ostello che ogni giorno ci attendono dietro al cancello della missione per giocare, cantare, ridere insieme e timidamente ricevere qualche coccola. Atletoni tutti, Sergio e Monica con Albenga – Amsterdam, voi con i vostri km a piedi e in sella a una bicicletta, avete costruito mattone per mattone il nuovo ostello di queste sorridenti bimbe.
Ma voi avete mai fatto il bagno nel cuore dell’Africa? Noi si. Oggi ci siamo regalate una camminata fino alle cascate di Sanje. Una giornata per rinfrescare i nostri pensieri…guardando verso l’infinito.
Per Alessia è ora di tornare a casa: “Msolwa, è solo un arrivederci, a presto”.
Elena rimane qui, ancora un po’.
Alessia e Elena