Mission Mali 4, about Elisa

Terra d’Africa, terra di Mali, terra di sorrisi e di colori. Il giorno tanto atteso della partenza è finalmente arrivato.

Un viaggio diverso, unico ed irripetibile. La terra rossa di questo paese, il cielo stellato, le strette di mano mi accolgono calorosamente. Si scorgono sorrisi sui volti, per lo più timidi, alcuni bimbi piangono, il colore della mia pelle per loro è il “diverso”. Alcuni si siedono accanto a me, con le mani giunte, in silenzio, scrutando l’orizzonte e pensando “chissà, magari una caramella arriva!”.

Assistere alla nascita di una creatura in Africa, dove tutto è tranne che comodo, è un’immagine che sempre resterà impressa in me. Il dolore composto della futura mamma e il vagito del nuovo nato commuove il mio animo.

Durante i medical camp la gente si affolla intorno a noi, inizialmente composta, poi la confusione. Tutti vogliono essere visitati ma purtroppo non è possibile; in ogni caso nessuno si arrabbia… abanà: si fa quel che si può e tutti sorridono. Gli occhi intensi dei bambini trasmettono quanto non posso capire a parole, le loro mani nelle mie danno senso di calore e di un sentito grazie.

Vedo gli sguardi affranti e sofferenti di alcune donne, molto giovani, vorresti sostenerle ed aiutarle in qualche modo, ma non sempre si può far tutto e in Africa questa sensazione è davvero tangibile. Gli uomini sorridono e ringraziano continuamente, anicè, l’importante è essere qui e condividere insieme a loro le gioie e le difficoltà.

Insieme a persone speciali come le mie splendide compagne di avventura Silvia, Eleonora, Desirè ed Elena,  e conoscersi durante questa esperienza rende ancora più magico questo viaggio.

Un grande ringraziamento va a due persone che con la loro gentilezza e simpatia mi han fatto sentire come a casa, Diak il sindaco di Kassaro e Sori il mitico tuttofare. Il Mali nel cuore.

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