Il buon Natale da Haiti

CARI AMICI

Qualche tempo fa, tornando dalla citta, a un paio di kilometri da Cite Soleil, dove c’e una tendopoli ormai trascurata da tutti, ai bordi della strada c’era un’ometto sui 70 anni che chiedeva la carita. Ci siamo fermati e abbiamo parlato un po con lui. Voleva qualche soldo ma noi gli abbiamo proposto di portarlo alla missione e lui ha accettato subito come fosse una manna dal cielo. Sonel viveva nella tenda della figlia e i suoi 5 figli nella miseria piu assoluta.

C’era un tavolino con delle sedie piccole in paglia in mezzo (il salone), 3 vecchi materassi in un’angolo (camera da letto), in un’altro angolo c’erano dei secchi d’acqua e un vecchio fornello a carbone (la cucina) e il centro della tenda era una confusione di piatti, cartoni, vestiti e spazzatura e la figlia, seduta per terra, che allattava l’ultimo arrivato.

Gli occhi si Sonel (cosi si chiama) erano stralunati e stanchi quando lo abbiamo incontrato nella strada. Una volta arrivato da noi, un bel bagno, vestiti puliti, un buon pasto e poi osservai gli occhi di Sonel la…seduto all’ombra del mandorlo del cortile. L’aria stralunata e la stanchezza non c’erano piu. Solo pace, serenita e un mezzo sorriso.

Un’altro giorno , mentre facevamo il pieno alla macchina sulla strada per tornare a casa, in mezzo al rumore del traffico, al vocio frenetico della gente e alle grida dei venditori di acqua e coca-cola, fra mille odori e nel caldo opprimente del quasi mezzogiorno……..ecco una figura che lentamente e zoppicante entra nella ‘fotografia’ del momento quasi invisibile a tutti. Era sporchissimo, una camicia strappata qua e la e un secchiello in mano. Stava andando alla mensa dei poveri di una organizzazione. Abbiamo parlato un po con lui, da anni dormiva sulla veranda di una catapecchia a Cite Soleil. Venne subito con noi. Piu tardi, dopo un bel bagno, dei vestiti puliti e un buon pasto, con gli occhi piu sereni, Deyo (cosi si chiama) disse che fu l’amore di Dio a metterci sulla sua strada.

Deyo e Sonel sono solo due delle migliaia di anime senza voce che sopravvivono con le ‘briciole’ che trovano qua e la sul loro cammino. Le loro storie le conosceremo poco a poco nel corso delle prossime settimane, ora sono con noi e questa e la cosa piu importante.

Un nuovo anno scolastico comincia ed e bello vedere le strade intorno alle scuole ‘colorate’ con i colori delle divise dei nostri bambini. E bello udire il ‘cinguettio’ delle loro voci nel corso della giornata, vedere i loro sorrisi spensierati, sentirli cantare e giocare insieme.

E bello vedere quell’aria soddisfatta negli occhi dei genitori che li accompagnano a scuola e realizzare che questi bambini hanno la fortuna di essere accompagnati, curati e protetti giorno dopo giorno. E bello sapere che Eveline, Sylvio, Immacula e Wislard hanno ricevuto , con un sorriso a 45 denti, i pacchi dono che sono arrivati con il container in Agosto dalla parte dei loro sostenitori.

E bello vedere Adelson, 5 anni, alto come 6-7 lattine di coca-cola, trotterellare nel cortile, occhioni spalancati alla scoperta del suo primo giorno di scuola. E bello che tante persone come i professori, i venditori di caramelle e dolci, le cuoche, il ragazzo handicappato al portone e tanti altri che orbitano intorno alle scuole possano vivere e e sostenere le loro famiglie grazie alle scuole. Una vita non certo abbondante, ma dignitosa e semplice.

 

8 di sera di un giorno come tanti altri, Tika, che e la nostra cuoca, stava cucinando per la sua numerosa famiglia davanti alla porta della sua baracca. Le stradine a quell’ora sono ancora occupate da decine di ambulanti che vendono un po di tutto: carne e banane fritte, spaghetti locali con mayonese e ketch-up, candele, zampironi, liquori locali, dolci e caramelle ecc…un brulichio di gente dappertutto, nell’aria calda e umida della sera, mille odori che la riempiono e la musica dappertutto. Il quartiere si chiama Nan Pele ed e vicino a Cite Soleil, sono le 8 di sera di un giorno come tanti altri…..e poi improvvisamente il caos.

Una banda di giovani banditi di Cite Soleil irrompe nel quartiere. Sono circa una ventina, vogliono prendere il controllo della zona perche il capo banda di Nan Pele era stato arrestato dalla Polizia qualche giorno prima. La banda ‘locale’ non si tira indietro e si comincia a sparare incuranti dei centinaia di passanti che ora corrono in tutte le direzioni per mettersi al riparo. 20 minuti d’inferno e poi gli invasori si ritirano. Bilancio, 28 morti 15 feriti. A quell’ora nemmeno la polizia si avventura in quelle zone, tanto meno le forze delle Nazioni Unite che hanno perfino una base a 300 metri da dove e avvenuto lo scontro.

Tika ha raccolto due passanti feriti e lei stessa e stata ferita leggermente ed ha ringraziato Dio di essere ancora in vita per i suoi figli.

 

Sono momenti di vita di missione e di vita in Haiti quelli che ho appena condiviso con voi. Momenti di vita di persone che hanno miseria e insicurezza come compagne di viaggio sul sentiero della loro vita. Persone che hanno tanto in comune con Gesu nato povero e che decise di restare povero e anonimo per 30 anni, per poi morire brutalmente su una croce.

La stella che indico il cammino ai Re Magi indica il cammino ogni giorno a quanti vogliono seguirla e questa stella sempre conduce ai poveri. Percio, credo che malgrado la crisi e le tante difficolta, bisogna sempre lasciare una porta aperta per accogliere i vari Sonel e Deyo che ‘per caso’ incrociano i nostri cammini o per essere pronti a correre qualche rischio in solidarieta con quanti, di rischi e pericoli, li hanno ogni giorno della loro vita.

So che i tempi sono duri anche in Italia con questa crisi economica, disoccupazione, rincari ecc……ma spero che sia gratificante per voi sapere che con il vostro sostegno si offre non solo la speranza di una vita futura migliore ai nostri bambini, ma anche la certezza ‘presente’ di una vita dignitosa per tanti.

Un grazie particolare a tutti gli amici di FIND THE CURE. Malgrado la crisi e le difficolta continuate a sostenere dei bambini di una zona veramente tanto povera e miserabile e siete sempre pronti ad aiutare per ogni emergenza o necessita. Concedetemi di ringraziare in modo speciale Enrico e Sabrina che si sono uniti in matrimonio qualche mese fa e hanno avuto il ‘tocco delicato’ e tanto speciale di raccogliere fondi invece di regali da donare alla nostra missione. Un gesto veramente toccante e nobile.

Spero che il loro esempio sia seguito da centinaia di coppie !!!!! Grazie Enrico e Sabrina.

 

La ritrovata serenita negli occhi dei vari Sonel e Deyo, il sorriso dei bambini e la dignita di quanti hanno la fortuna di avere un lavoro sono il ‘grazie’ che io ricevo ogni giorno. Un ‘grazie’ particolare e unico che non ha prezzo. Un grazie che e la anche per voi cari amici e che forse per voi sara anche piu meritevole perche continuate a offrire del vostro benche non riceviate nulla (apparentemente) in cambio.

La vostra presenza silenziosa accanto alla nostra gente e una presenza lodevole che io definirei ‘una fresca brezza’ che c’e ma non si vede.

Grazie di cuore per tutto e un caro Augurio di BUON NATALE anche a nome di tutti gli amici della “Kay Mwen” (casa mia)

“Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo…” Tobia 4:7

BUON NATALE

Maurizio

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *