Gruppo adozioni I Parte

23 ottobre: Sveglia alle 6.20 per partenza fissata al massimo alle 7.30 per raggiungere la prima tappa del nostro viaggio: l’ostello di ODC. Ma i ritmi indiani sono i ritmi indiani e nonostante the Presi si fosse raccomandato di non farci partire più tardi delle 7.30 siamo riuscite ad iniziare il viaggio un’ora dopo: beh, vuoi mica negare la colazione all’autista che ci accompagnerà per altre interminabili ore di viaggio?? Breve sosta rifocillante per salutare Sister Anita e i bambini della scuola (ad oggi 750) di Nantikotukur inaugurata due anni fa. Ripartiamo subito per non accumulare ulteriore ritardo e raggiungiamo ODC alle 22.00: la stanchezza del viaggio svanisce non appena sentiamo le urla dei bambini che esultano per il nostro arrivo. Tanti volti conosciuti ma anche tanti nuovi sguardi. L’emozione è molta sia per chi ritorna sia per chi arriva per la prima volta. Neanche il tempo di riabbracciare le Sisters che ci ritroviamo in cucina avvolte dal profumo di chapati. Nella prima notte tante idee, tanta voglia di fare, ma soprattutto tanti colori e giochi sparsi ovunque in camera (anche sui letti naturalmente)…La mattina successiva, dopo la super colazione di Sister Monica, decidiamo di incamminarci con i bambini verso la scuola e il primo monsone ci da il benvenuto. Appena arrivate i nostri occhi notano immediatamente la nuova struttura e non possiamo che essere felici di sapere che presto i bambini si trasferiranno in un posto decisamente più accogliente e capiente. Al loro rientro pomeridiano ci facciamo trovare munite di musica e microfono…e via di canti e danze (chapa la galeina va per la maggiore)!!è fantastico vedere come anche i più timidi si lascino trascinare dall’entusiasmo. La nostra sensazione è quella di essere a casa, con la piccola differenza che siamo circondate da 105 piccole e bellissime pesti da tenere a bada; infatti dopo il primo pomeriggio di gioco andiamo a dormire sfinite, ma contente e piacevolmente preoccupate…il giorno dopo è il DIWALI, la festa indù delle luci e i bambini non andranno a scuola!! Aspettiamo che tutti dormano per andare ad appendere il programma della giornata e gli striscioni (nel nostro inglese alquanto discutibile e molto simile a quello indiano) per la giornata di festa: ore 9.00 preparazione squadre per tornei ore 10.00 giochi con la palla (Erika ci tiene a far sapere che la sua squadra ha vinto, anche se ..)ore 12.00 balli di gruppo ore 15.00 laboratorio artistico e in serata superparty con processione e fuochi d’artificio. A fine serata ci ritroviamo sugli scalini a parlare del loro e del nostro futuro: vogliono sapere tanto di noi, delle nostre famiglie e della nostra vita in Italia. Nonostante che sia la distanza  geografica sia  l’età anagrafica sia tanta  ci lasciano senza parole per la loro capacità di ascolto e di conforto ai nostri pensieri.

27 ottobre, giornata di foto: estremamente difficoltosa perchè le Sisters erano impegnate nei preparativi dell’inaugurazione del nuovo ostello e non hanno potuto seguirci più di tanto. Il pomeriggio avevamo deciso di dedicarlo agli acquisti, ma le sister ci comunicano l’arrivo tempestivo di Daniele, così corriamo a Puttaparti contente di riabbracciarlo. Il giorno successivo corre veloce tra ultimi lavoro all’ostello (tutto procede secondo il tipico programma indiano: senza sosta fino a tarda notte) e attività con i bambini, ma non ci dimentichiamo di far prepare i disegni e le letterine da portare alle famiglie in Italia.

E il grande giorno finalmente arriva: inaugurazione del nuovo ostello e compleanno della stagista (ancora convinta che tutta la sfarzosa cerimonia fosse in suo onore). Tra le varie presenze, immancabile anche quella dei monsoni che però non rovinano l’atmosfera di festa. Questa volta siamo noi a sorprendere i bambini presentandoci vestite in perfetto stile indiano (le suorine ci hanno regalato il chulidar, che tenere!!)…caso strano l’unico a non indossare il vestito da cerimonia è Daniele (dice che gli sta piccolo, peccato a noi piaceva!)La serata si conclude con la festa della stagista (un contentino glielo si deve pur dare!). Meraviglia e stupore per la flower candle!!

Un po’ di amarezza ci rimane perchè dopo l’inaugurazione la maggior parte dei bambini si sono fermati dalle famiglie e speravamo di salutarli ancora una volta al ritmo di chapa la galeina.  Accompagnati da Sister Merita andiamo nel villaggio più vicino per l’acquisto di materiale utile ai bimbi: saponi, spugne, spazzolini e dentifrici, medicine ecc.  Corriamo a preparare le valigie perchè ci aspetta un lungo viaggio in treno. Destinazione Eluru per 2 giorni di sosta e riposo prima di riprendere la missione con una svampita in più: la nostra mitica Pat!!!Gruppo Svamp al completo, pronte a far sorridere altri bambini.

02 Novembre, vedere l’oceano ci rende felici!!!! Per noi arriva la tanto attesa novità….una missione in un nuovo posto a due passi dall’oceano dove respiriamo un’aria tutta diversa. Siamo a Matchilipatnam. Ci accoglie Padre Biju, parla italiano….siamo ancora più contente! Subito ci racconta di questo posto ricostruito dopo lo tsunami e del suo sogno di poter ripopolare l’ostello di bambini.  Padre Biju ci colpisce subito per l’affetto che ha verso i bambini, per la sua grande voglia di fare,  capiamo subito che ha tante responsabilità, tanto lavoro, ma non gli pesa affatto, forse perchè spinto da un desiderio: “il mio sogno é che almeno un bambino possa diventare una figura importante ed essere di ispirazione per tutti gli altri…solo così puoi generare speranza in un futuro migliore”. Nel pomeriggio giro turistico….Daniele ci accompagna al faro. Dopo circa 200 scalini raggiungiamo la cima e rimaniamo a bocca aperta….il paesaggio é incredibile, da una parte l’oceano e dall’altra tanto verde e un piccolo villaggio di pescatori. Due passi in riva al mare, i nostri pensieri che trasporati dal vento viaggiano lontano, torniamo all’ostello ed incontriamo i bambini che vivono lì. Parlano poco inglese, studiano per lo più telugu e hindi. Superate le timidezze iniziali ci ritroviamo a disegnare con loro. Basta un foglio di carta, dei colori e le diversità linguistiche si annullano immediatamente. Ora ci chiamano SISTER.

03 Novembre: Biju ci racconta di come avviene l’acquisto del pesce…siamo curiose di vedere con i nostri occhi . Per non perdere tempo svolgiamo il consueto programma con i bambini: foto, registrazione dei loro nomi, con loro calcoliamo la loro età poiché ci sembra sempre improbabile quella che dichiarano…insomma tutto quello che occorre per iniziare un nuovo programma di adozione a distanza. Speriamo di poterli aiutare perchè Biju ci racconta le storie di questi bambini e sono difficili per noi da immaginare. Un pò di tristezza ci vela gli sguardi ma siamo davvero fiduciose . SENZA DUBBIO LI AIUTEREMO.  Mentre i bambini tornano a scuola noi andiamo ad attendere l’arrivo dei pescatori. E’ dura portare via Patrizia che passerrebbe l’intera giornata a vedere i pescatori dare inizio all’asta per aggiudicarsi il pescato. Siamo riuscite a comprare un pesce enorme, dei gamberi e dei granchi!!!

Nel pomeriggio decidiamo anche di provare a mungere il bufalo! Non fa per noi…ma nemmeno per il bufalo che ci guarda di storto! Questo ostello e’ davvero bello: hanno due bufali che forniscono  latte, le galline per le uova e sperano il prossimo anno di poter comprare anche dei maiali.Qui l’alimentazione dei bambini é varia: oltre il solito riso, pade Biju riesce a comprargli il pesce due volte la settimana, il pollo una volta e le uova una o due volte. I bambini sono quasi pronti per un spettacolino in nostro onore. Balli, canti…arrivano anche alcune bambine dai villaggi intorno. Padre Biju ci racconta che l’ultima domenica del mese organizza sempre questo spettacolo per loro…si riuniscono e poi cenano tutti insieme. La terza domenica del mese li porta anche a fare il bagno nell’oceano. Fa davvero tanto per loro, siamo sicure che i bambini aumenteranno e che qui staranno benissimo.  Verso sera decidiamo di cucinare noi il pesce acquistato la mattina, allestiamo un fuoco per fare la brace (di cui si occuperà la Pat insieme a Roberta, la Erika farà da supervisor), non disponendo di una griglia infilziamo il pesce con due legnetti ed il gioco e’ fatto: ottimo pesce alla griglia, brava Pat e brava Robi.

04 Novembre: visitiamo l’ostello dei “nonni” che é sempre qui all’interno della missione. Ci fanno davvero tanta tenerezza. Sono anziani senza una casa, li troviamo bene e contenti di vederci.  I bambini più grandi nel dopo scuola vengono a trovarli e ad aiutarli.  Tornate alla missione ritroviamo il gruppo medico (Filippo, Antonella, Sara, Gabriele ed Erika) con cui ci daremo il cambio…grandi abbracci…ci sono mancati. Piccoli passaggi di consegne tra cui una lista di cose da comprare per i bambini: hanno necessità di alcune ventole da installare nelle camere dove dormire (dormono fuori perchè senza ventola all’interno fa davvero caldo qui e la ventola oltre che per l’aria serve per tenere lontano zanzare e mosche), scarpe, cartelle, stuoie per dormire, copertine, spazzolini, dentrifrici, saponi, secchi per lavarsi.  Dopo pranzo ultimi saluti a tutti i nostri vecchi e nuovi amici, il nostro viaggio continua….piccola tappa ad Eluru per poi proseguire verso Ponugodu, ultimo ostello da visitare!

 

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