Mission VII: day 14
Il viaggio di ritorno
Prendiamo treno, macchina, bus e aereo: 36 ore in tutto, che passiamo a chiacchierare, a sonnecchiare, ma soprattutto a pensare guardando fuori dal finestrino. Vediamo scorrere velocemente l’India da spettatori quali siamo, ma con la presunzione di esserne stati i protagonisti, anche se per poco, abbastanza però per guardare tutto con gli occhi a volte un po’ umidi, a volte sorridenti.
E’ stato faticoso. Non fisicamente in quanto siamo stati sempre coccolati dai nostri amici missionari, abbiamo sempre dormito nei loro letti migiori e mangiato il loro miglior cibo con sazietà.
E’ stato faticoso vedere ancora una volta la loro povertà e dovere decidere di aiutare solo qualcuno e non tutti come avremmo voluto.
Mi sono chiesta mille volte perchè Joiti? Per quale segno del destino due anni fa a Machillipatnam abbiamo visitato proprio lei, l’ abbiamo fatta operare e ancora oggi la seguiamo con “adotta un malato” e facciamo di tutto affinchè possa guarire! Le abbiamo comprato vestiti ed una mela,ci ha chiesto una mela… perchè non l’aveva mai mangiata…
E perchè con ” adotta un bambino” sosteniamo gli orfanotrofi di Ponugodu e O.D.C.?
Non sono riuscita a trovarne risposta…
Voglio ringraziare Carlo e Desirè, miei insostituibili compagni di missione, senza i quali Joiti non avrebbe assaggiato quella mela!
Il nostro resoconto è sempre stato scritto a sei mani, ma sono sicura che anche oggi condividano i miei pensieri!
A loro va il mio Namastè.
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